giovedì 31 gennaio 2013

L'EPOPEA DEL CALENDARIO


Ho capito di essere precipitato in una crisi profonda solo negli ultimi giorni.
Non mi è capitato quando ho rischiato di non pagare il mutuo, e neanche quando ho fatto la fila all'ufficio di collocamento per iscrivermi un'altra volta alle liste di disoccupazione, e a pensarci bene non l'ho capito neanche quando ho fatto i conti con la spesa alimentare mensile, l'assicurazione della macchina e il canone Rai...non ci sono arrivato quando ho visto attività commerciali chiudere nel giro di pochi mesi, e neppure quando i cartelli VENDESI e AFFITTASI si sono moltiplicati come un'epidemia, ricordandomi l'Argentina di qualche anno fa. 
No, niente...testardo come un mulo non l'ho capito neanche quando i consumi crollavano e il mio guardaroba non si arricchiva di un solo capo nuovo...nemmeno mutande e calze...che almeno quelle a Natale te le regalavano di solito. 
Il SOLITO...non esiste più!

L'illuminazione è arrivata quando ho provato a chiedere un calendario del 2013 al market dove mi servo quasi tutti i giorni. 
Una catena di negozi che negli anni precedenti era pronta a regalarmene quanti ne volevo, tanto che alla fine ero io a dire a loro: "No, basta...per favore...non me ne servono più!"
E' successa la stessa cosa con l'assicurazione: era così bello quando con le feste natalizie mi regalavano il loro favoloso calendario con le caselle comode per segnarci gli appuntamenti importanti. Niente cose fighe di design...un sano, onesto calendario vecchio stile con tanto spazio per scriverci sopra.
E non parliamo della ferramenta...del benzinaio...del fruttivendolo...del veterinario...nessuno ti regala più l'oggetto più desiderato dei primi giorni dell'anno.
C'è la crisi... dicono...e si taglia.
In realtà non te lo dicono neppure...si limitano a sorridere in modo vago e cambiano discorso...tipo: "Ha visto che tasso di umidità insopportabile c'è questa mattina?"
E così, sconsolato e amareggiato, me ne torno a casa e guardo il vecchio calendario scaduto che ancora non sono riuscito a buttare via e penso: "Ma proprio sul mio calendario dovevano tagliare?"

4 commenti:

  1. 'Il solito non esiste più' è una frase che dovrebbe entusiasmare: uscire dagli schemi è bellissimo e le crisi servono a mettere in moto il gioco delle alternative, mettersi in gioco, provare cose nuove, una vita nuova. Che non ci sia più inutile spreco di carta è positivo, coi come che si possa scegliere un calendario che ci piaccia veramente; io ho quelli inseriti nelle riviste di giardinaggio e quello distribuito dal comune del mio paese, di altri non ho bisogno. I calzini e le mutande regalati a Natale sono un'immagine favolosa della nostra tradizione ma ... fanno un po' mammone ... o no? ;)

    RispondiElimina
  2. Tu sì che sei una rivoluzionaria ecologica :-)

    RispondiElimina
  3. Io i calendari me li faccio da solo da anni, usando Publisher. Ne sto confezionando uno tutto con cani e se lo vuoi, lo salvo in pdf e poi te lo spedisco.

    Stefano Olivieri

    RispondiElimina
  4. Grazie Stefano, ma ho risolto...grazie alle mani insanguinate della mia bellissima macellaia...una ragazza da prendere molto sul serio...credimi! :-)

    RispondiElimina