domenica 11 novembre 2012

SON TUTTE MATTINIERE LE MAMME DEL MONDO!

 
Questa mattina mi ha svegliato mia madre.
Driiin...driiin...
Ho messo i piedi (nudi) fuori dal letto e sono corso a rispondere.
(Odio il trillo del telefono di prima mattina).
Ho sperato che non si trattasse di un centralino telefonico con offerte miracolose, di un mobilificio CAZZONE con il tutto compreso che scade due giorni dopo, di improbabili catene di Sant'Antonio, di Testimoni di Geova invasivi e organizzati, di un Carlo Conti qualsiasi con un telequiz pre-colazione, di un cretino che ha sbagliato numero...no, nulla di tutto questo...solo la mia dolce mammina che ha voglia di sentire la mia voce (rauca...ho un rospo in gola?) e di parlare un po' dei massimi sistemi (ma anche dei minimi...mia madre è una donna democratica!).
Ho risposto da una dimensione parallela...PRONTO?
E lei era lì: pronta, sveglissima, carica di parole...TUTTA PER ME.
Ho pensato: adesso le dico che vado a prendere le ciabatte o mi si gela il culo...
Ma non ci sono riuscito...era già partita in quarta (ho sentito chiaramente il cervello raspare!)
Ok, mi rassegno.
Non pensare al malditesta...mi dico...non pensare al freddo...alla vescica che scoppia...alla tua voglia di bere un sorso - almeno uno - di acqua per lenire il fastidio alla gola...NO!
Devi ascoltare.
Mia madre produce concetti e pensieri a una velocità tale che per me è impossibile gestire tutte quelle informazioni: soprattuto se la sera prima ho fatto tardi, ho bevuto una birra di troppo e ho dormito meno ore del mio standard giornaliero.
Mi ha parlato di questo e di quello (mia madre ha sempre qualche nuova morte da annunciarti...ti ricordi signora Jolanda? No, ma', non mi ricordo. E' morta. Davvero? Sì. Povera! - fingo di ricordare e sospiro in modo drammatico) e devo ammettere che ci sono stati dei momenti dove ho staccato la cornetta dall'orecchio per riposare il mio timpano al collasso.
Sono sicurissimo che sarei potuto entrare in bagno per fare pipì, avrei potuto mettere la moka sul fornello, aprire la finestra, stendere il bucato, accendere il computer, cambiare il mangime ai canarini, mandare 3 o 4 sms, fare 10 flessioni ...e l'avrei ritrovata ancora infognata nel suo monologo interminabile.
Ci sei?
Si che ci sono.
E vai con il bla-bla-bla.
Io sono paziente...ma sempre meno, lo confesso.
Mi annoio facilmente e odio sempre di più il telefono.
La mamma è la mamma...però che fatica gestire le ansie e le frenesie delle persone che ami, capire i loro momenti down e trovare una fessura in quel muro compatto di parole.
Ho sempre di più l'impressione di essere vittima di un loop senza fine!
 
Ho chiuso la telefonata con la scusa (reale) che mi si stavano gelando i piedi e lei...un po' delusa...mi ha ricordato un'altra decina di cose urgentissime e poi si è arresa...salutino della nonna sorda e poi via, si torna a letto.
Ma ormai la magia si era irrimediabilmente persa.
I sogni svaniti...il tepore idem.
Ho lottato con le coperte per una mezz'ora e mi sono alzato.
La mia domenica è iniziata.
 
Grazie, mammina!
 

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