mercoledì 6 giugno 2012

L'EREDITA' DEI CORPI di MARCO PORRU


Ho scoperto Marco Porru per caso.
Mi è capitato di leggere qualche suo intervento su Facebook.
Promuoveva un altro finalista del Premio Calvino 2011.
Solo dopo qualche giorno ho capito che stava per uscire un suo romanzo.
Incuriosito dal titolo ho cercato articoli, recensioni, notizie sul sito della casa editrice "Nutrimenti".
I romanzi di formazione hanno una strana capacità attrattiva per le mie antenne.
Il passaggio dall'infanzia all'adolescenza ha sempre stuzzicato la fantasia di molti scrittori.
Sapersi ritagliare un proprio spazio non è semplice.
Trovare una voce credibile, potente, poetica, è un'impresa ardua.
Ho iniziato il romanzo con le vele negli occhi.
Gonfie di vento e con tanta voglia di scorgere una terra lontana.
E quel lembo di terra misterioso è apparso all'orizzonte.
Ho seguito la mia rotta e ho scoperto un mondo vivo.
Raniero e Gabriele, i due amici complessi e problematici, che si muovono in una Cagliari bollente e sudata, sono così concreti, fisici, reali, che è impossibile non riconoscersi nei loro dubbi, nelle paure che li tormentano, nel rifiuto della realtà che vivono.
Raniero soffre di una terribile malattia alla pelle che lo isola e lo aliena dalla vita normale di un ragazzo adolescente.
Gabriele, forte, bello e coraggioso, è divorato da un odio e un livore che riversa senza pietà sul padre.
Raniero "ama" Gabriele. Lo ama come riesce a fare solo un ragazzo fragile, insicuro, menomato nel fisico e nell'autostima.
Le pagine che raccontano questa passione-venerazione sono delicate, crude e capaci di smuovere ricordi e pensieri.
La madre di Raniero (in realtà è la sorella della vera madre) Rosaria, è un altro personaggio forte che domina la scena con la sua fisicità ingombrante.
Una donna brutta, infelice, sola, che cerca nei corpi di uomini sconosciuti che abborda in giro per la città, le risposte ai suoi vuoti esistenziali.
Spesso il linguaggio diventa esplicito, crudo, realistico.
Qui non c'è il timore di chiamare le cose con il loro nome.
La profonda umanità dei personaggi concilia il cuore con le zone d'ombra della nostra piccola vita.
L'estate che vivranno sarà decisiva per capire molte più cose di quanto immaginassero all'inizio della storia.
Non è importante sapere cosa succede.
E' importante iniziare il viaggio e non temere le secche e le tempeste che arriveranno.

Il libro è perfetto anche nella forma grafica: curata, elegante, originale.
Uno dei libri (inteso come oggetto) più belli che mi sia capitato di maneggiare negli ultimi anni.
Complimenti a "Nutrimenti".

Marco Porru presenterà il suo libro a Sassari, alla Libreria Azuni, venerdì 22 giugno alle ore 18.30.
Se siete in zona...fateci un salto.
Io ci sarò.


Storia: 9
Copertina: 10
Stile: 10
Personaggi: 10
Trama: 9

Insomma...un grande libro di un autore che sono certo ci regalerà ancora delle prove interessanti in futuro.
Quando ho finito di leggere il romanzo mi è rimasto uno strano retrogusto amaro sulla punta del cuore.
Se ti capita di sentire una strana nostalgia alla fine di una storia...se ti mancano i personaggi come se si parlasse di persone reali...bé, allora, diciamolo pure, la magia della letteratura si è compiuta ancora una volta.

Grazie, Marco!

Nessun commento:

Posta un commento